I certificates sono prodotti finanziari complicati, emessi da un istituto finanziario per tracciare l’andamento di un sottostante (azione, indice, valuta ecc.).
Possono avere molteplici caratteristiche e funzionalità e si adattano perfettamente all’utilizzo da parte di investitori esperti che vogliono aggiungere dei pezzi mancanti al loro portafoglio.
Sottolineo che questi prodotti sono consigliati ad investitori molto esperti, certi della loro strategia e con una elevata competenza in materia.
I Certificate sono strumenti finanziari derivati il cui prezzo dipende dall’andamento dell’attività sottostante e sono emessi da un intermediario
Il sottostante potrebbe essere qualsiasi cosa, come un’azione, una materia prima, un indice e perfino un tasso di interesse.
Possiamo trovare Certificate che permettono investimenti su strategie differenti, in base alla previsione che facciamo sull’andamento del sottostante.
Potremo quindi puntare al breve o al medio lungo termine e avremo la possibilità di guadagnare capitale, scegliendo il giusto strumento, sia che il sottostante cresca, che cali o che lateralizzi.
Iniziando a conoscerli adeguatamente, quindi, capirai che possono offrirti quasi sempre una soluzione finanziaria in linea con i tuoi obiettivi.
Un buon utilizzo dei Certificate può essere quello di abbassare il livello di rischio del portafoglio, diversificando su vari strumenti, settori o zone geografiche.
Ora che abbiamo capito cosa sono i certificates, andiamo a vedere nel dettaglio come funzionano e come possono farci ottenere dei rendimenti.
I pagamenti che spettano a chi detiene il investment certificates sono dovuti dalla società finanziaria emittente.
Questa ci fornisce un documento con tutte le informazioni utili, per specificare accuratamente come sono strutturati i vari rendimenti ed ipotizzare anche diversi scenari di mercato per farci capire quanto potremo guadagnare (o perdere).
Nell’immagine qui sotto presa da Fineco, abbiamo il dettaglio del rendimento di un certificato su Alphabet emesso da Intesa San Paolo.
Nel KIID, oltre alle informazioni che vedi qui sopra, troverai tutti i costi, la scadenza e tutto quello che dovrai sapere su questi strumenti finanziari.
Ricordati che ognuno ha il suo, quindi dobbiamo studiare attentamente quello al quale siamo interessati.
Non comportano pagamenti regolari di guadagni e di solito hanno un importo di rimborso variabile, anche per questo motivo sono prodotti per investitori esperti (o che sono consapevoli dei rischi che corrono).
A seconda della propensione al rischio che caratterizza l’investitore, i Certificate permettono inoltre di avere diversi tipi di protezione del capitale.
Acepi (Associazione italiana certificati e prodotti di investimento) suddivide i Certificate in 4 categorie:
I certificates a capitale protetto sono strumenti finanziari che garantiscono la restituzione del capitale investito se li abbiamo sottoscritti in fase di collocamento e li teniamo fino a scadenza.
Ciò significa che se li acquistiamo nel mercato secondario o se li vendiamo prima del termine, la garanzia non sarà valida.
I certificati a capitale condizionatamente protetto offrono una garanzia parziale del capitale investito se il sottostante non raggiunge una determinata soglia (definita in fase di emissione).
Questi certificati tracciano l’andamento del sottostante, permettendoci di guadagnare dai suoi movimenti.
Sono la cosa più simile che possiamo trovare ad un ETF o un’azione.
I Certificate a Leva sono a capitale non protetto con l’aggiunta della leva finanziaria. In questo modo i nostri guadagni e le nostre perdite saranno moltiplicati per un fattore predefinito.
L’offerta di questi strumenti finanziari è così ampia che si può trovare certamente una soluzione adatta alle nostre esigenze (sempre ricordando che i certificati sono molto complessi).
Semplificando possiamo dire che l’ente che li emette studia una strategia ed emette questo strumento mettendo assieme delle opzioni.
Lo scopo potrebbe essere di generare un guadagno periodico grazie alle cedole o per proteggersi dai cali del sottostante.
Il limite è la fantasia dell’emittente e di chi la acquista, in base alla strategia che ha preparato.
Possiamo riassumere le caratteristiche dei certificati in questi punti:
Finora abbiamo parlato in maniera generale del funzionamento di questi strumenti finanziari, adesso andiamo a riassumerli vedendo nel dettaglio tutti i vantaggi e gli svantaggi di un loro utilizzo.
Se non avesserò un’utilità, non sarebbero presenti sul mercato. Quindi stai tranquillo che hanno un senso e uno scopo ben preciso.
I vantaggi di investire in certificates sono:
Con i certificates puoi perseguire una varietà di strategie di investimento.
Ad esempio, puoi acquistarli certificates scommettendo che i prezzi aumenteranno o caleranno. Puoi inoltre decidere se vuoi investire in modo rischioso o difensivo.
Acquistando certificates di garanzia o airbag, hai la possibilità di beneficiare di aumenti di prezzo e allo stesso tempo di limitare il rischio di perdita in caso di caduta dei prezzi.
Paghi per questo vantaggio con il fatto che il profitto è solitamente limitato.
I certificati vengono negoziati in borsa over the counter, quindi possono essere rivenduti.
Se non sei esperto, leggi attentamente questo capitolo in quanto vedrai con cosa ti potresti scontrare acquistando un certificato.
Gli svantaggi ed i rischi dei certificates sono:
Il principale svantaggio di molti certificati è che sono associati a costi elevati.
Sebbene siano corredati da un KIID approfondito, alcuni di questi costi tendono a restare nascosti.
Ciò significa che all’investitore non verranno addebitate le commissioni, ma si rifletteranno in una riduzione del prezzo del certificates.
Come indicato dal documento di trasparenza, “Questo prodotto non è coperto da alcun sistema di indennizzo o di garanzia dell’investitore“.
Ciò significa che sono soggetti al rischio che l’istituto emittente diventi insolvente, e se non è più in grado di soddisfare i suoi obblighi finanziari potremmo perdere tutto il capitale investito.
A seconda del tipo di certificates, il tuo possibile profitto è limitato e la perdita potrebbe essere totale.
Valutare sempre i profili di rischio e la tipologia di investimento che le banche propongono
Ora che abbiamo una panoramica precisa del significato e funzionamento del certificato, andiamo a capire se possono essere strumenti per te.
I certificati sono utili per te come forma di investimento, solo se si applicano i seguenti punti:
Esistono due modi per investire in certificati:
Sul sito web dell’emittente (ad esempio Intesa San Paolo) apparirà la lista di tutti i certificati in collocamento.
Dovremo entrare nella piattaforma e procedere all’acquisto prima che questa fase termini.
Il mercato secondario è fornito dai broker (come Fineco) che permettono di effettuare la compravendita di questi titoli in maniera autonoma.
Possiamo passare per Borsa Italiana (sul SeDex) o su qualsiasi altro mercato regolamentato.
I certificati sono un tipo di strumento adatto agli esperti che presenta dei vantaggi ma anche molti svantaggi.
Esistono 4 tipologie differenti: a capitale protetto, a capitale parzialmente protetto, a capitale non protetto e a leva.
Le emittenti possono studiare la tipologia di titolo che vogliono, in base alle loro e nostre esigenze e collocarlo sul mercato.
Se le soluzioni proposte sono gradite dall’investitore, allora lo comprerà e potrà decidere se tenerlo in portafoglio fino a scadenza oppure se rivenderlo prima del termine sul mercato secondario.
Senza una strategia precisa e le competenze necessarie, consiglio di rivolgersi a strumenti più chiari e semplici come gli ETF.
Hai mai investito in queste attività? Quale sottostante, scadenza e strategie hai usato? Fammelo sapere nei commenti o via mail a info@diventeromilionario.it
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I Certificates in Italia sono negoziati su SeDeX e EuroTLX di Borsa Italiana.
Sono Giacomo Sacchet, CEO e fondatore di diventeromilionario.it, il miglior sito di finanza personale in Italia per chi si avvicina al mondo degli investimenti.
Sono blogger youtuber e podcaster attivo dal 2017, dove tratto temi di guadagno risparmio ed investimento.
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