In questo articolo andremo a parlare in maniera approfondita di come e dove vendere oggetti online in breve tempo e in sicurezza.
Indice
- Due cose da sapere per vendere oggetti online
- Ora che sappiamo queste due cose
- Dove vendere l’oggetto
- Come vendere l’oggetto
- Stabilire il prezzo e piccolo suggerimento
- Pagamento
- Spedizione o scambio a mano
- Ragionare sul prezzo
- Regalare
- Conclusione
Il tutto si basa su una mia recente esperienza. Ad inizio anno avevo acquistato alcune carte Pokemon, con la speranza che nel breve termine avrebbero acquisito valore, cosa che non è successa e probabilmente non succederà ancora per anni.
Alla fine ho deciso di venderle, ma non sapevo dove, come e a quanto prezzarle. Dopo diversi giorni passati a fugare questi dubbi, ho deciso di scrivere questa guida per condividere le mie scoperte con voi.
Due cose da sapere per vendere oggetti online
Prezzo al quale si vuole vendere
La prima e più importante cosa è sapere a quanto vogliamo vendere questo oggetto online. Un passo da fare ancora prima è quello di capire il valore che ha.
Oggetto molto diffuso
Nel caso l’oggetto non sia un pezzo unico o molto particolare, le probabilità che qualcun altro ne abbia uno uguale in vendita su eBay sono molto alte.
A questo punto non ci resta che andare a vedere quelle inserzioni per sapere cosa ne pensa il mercato del nostro prodotto.
Per capire ancora più precisamente il valore, dobbiamo attivare il filtro “Oggetti venduti”, che ci dice davvero quanto le persone sono disposte a pagare per averlo.
Esistono anche siti specializzati (https://www.cardmarket.com/en per le carte, ad esempio) che aggregano informazioni e le rendono disponibili anche sotto forma di grafici di prezzo e andamento del valore.
Nel caso non dovessimo trovare nessuna informazione a riguardo, possiamo allargare la ricerca a tutto internet grazie a Google utilizzando il codice a barre o qualsiasi altra informazione che troviamo sulla scatola.
Ora, nel 99.9% dei casi avremo già trovato l’informazione che ci serve. Vi do solo un consiglio, se in tutte le inserzioni che trovate online il prezzo è di 100€ ma l’oggetto è esaurito dappertutto, è meglio farsi una domanda in più.
Già perché se nessuno ha più disponibilità di quell’oggetto (ne su Amazon, ne su eBay, ne in giro in internet) è possibile che il valore sia perfino superiore.
Oggetto raro o di nicchia
Se da nessuna parte riusciamo a trovare tracce di questo prodotto, ci sono due possibilità:
- E’ molto raro e potrebbe valere una fortuna
- Non interessa a nessuno possederlo
E direi che è meglio togliersi quanto prima questo dubbio che potrebbe costarci molti soldi!
La soluzione più semplice è quello di portarlo da un rigattiere (ce ne sono sempre di più in giro) e vedere cosa ci dice. Io ho fatto la stessa cosa con un vecchio ferro da stiro ed è venuto fuori che… non valeva nulla.
Se vogliamo rimanere nell’online, quello che vi consiglio è di ricercare forum o gruppi Telegram che trattano argomenti legati al prodotto.
Senza dubbio troverete dei veri appassionati pronti a condividere con voi le loro conoscenze e a darvi tutte le dritte necessarie.
Attenzione però a non proporci in maniera troppo presuntuosa. Mandare un solo messaggio dicendo “Ho questo prodotto, quanto vale?” potrebbe attirarci l’odio della community e farla chiudere a riccio.
Dobbiamo pazientare un po’, sapendo che stiamo entrando in casa d’altri e di conseguenza prima di tutto introdurci, salutare e cercare, sebbene con pochi messaggi, di farci accogliere bene.
In molti forum è addirittura obbligatorio presentarsi nella sezione apposita prima di poter partecipare alle discussioni e fare domande.
Entro quanto tempo lo si vuole vendere
L’altro parametro fondamentale è entro quando vogliamo monetizzare. Abbiamo bisogno di soldi o lo mettiamo in vendita solo perché in soffitta occupa spazio e mi piacerebbe farlo sparire, ma senza fretta?
Un consiglio
Questo strumento potrebbe aiutarvi molto a chiarirvi le idee, mi sto riferendo a Google Trends. Inserendo una o più parole possiamo vedere il numero di ricerche effettuare su Google in un determinato periodo di tempo.
Mi spiego meglio.
Supponiamo di dover vendere una teiera, vado su Google Trends, scrivo teiera e metto orizzonte temporale 5 anni.
Mi appare questo grafico qui
Possiamo vedere come ci sia una stagionalità precisa, con dei picchi a dicembre e gennaio e dei periodi di calma piatta d’estate.
Poniamo di essere ad agosto e di avere urgenza, la riflessione che dobbiamo fare è la seguente: “Voglio davvero svenderla ora invece di attendere qualche mese e ricavare molto probabilmente la cifra che desidero?“.
Ora che sappiamo queste due cose
Se si vuole vendere online un prodotto ad un prezzo che rispecchia il suo valore, dobbiamo essere pronti ad attendere diverso tempo.
Se invece abbiamo bisogno di venderlo in fretta, dobbiamo far nostra l’idea che il prezzo dovrà scendere al di sotto di quanto speravamo in incassare.
Questa è la legge della coperta troppo corta, ma è giusto premetterla prima di procedere con l’articolo.
Dove vendere l’oggetto
Il sito per eccellenza per fare questo tipo di affari è eBay, anche se un sito che si sta facendo sempre più largo è Vinted.
Già, Vinted è nato per vendere vestiti ed accessori ma come possiamo vedere dalla foto qui sotto si trovano anche teiere.
Dopo questi due siti abbiamo Subito.it e Facebook Marketplace che purtroppo per esperienza personale posso dire siano pieni di cacciatori di affari e persone che amano farvi perdere tempo.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, ci sono i gruppi Telegram o i forum (quelli che abbiamo usato sopra per stabilire il prezzo del nostro prodotto).
Li metto ultimi perché necessitano di molto tempo per portare a termine la vendita, in quanto si ha a che fare in maniera diretta con una o più persone interessate. Sono quelli che a mio modo di vedere garantiscono la soddisfazione massima da entrambe le parti
Come vendere l’oggetto online
Qua ci sono davvero pochi consigli possibili e sono basilari.
- Fare delle foto belle al prodotto
- Scrivere un’inserzione dettagliata ma senza farla diventare una proposta di marketing. Le frasi che non devono mancare sono “Oggetto originale nuovo e sigillato” e “Quello che vedete in foto è quello che riceverete”. Ovviamente se rispecchiano la realtà della vostra inserzione!
Su eBay è anche molto utile aggiungere più specifiche possibili all’oggetto, per renderlo più facilmente trovabile dalle persone potenzialmente interessate.
Ogni marketplace ha le sue regole quindi non posso generalizzare troppo, ma di sicuro una foto bella, un prezzo giusto e una descrizione reale e onesta aiutano a portare a termine la vendita in poco tempo.
Stabilire il prezzo e piccolo suggerimento
Questa è la sezione alla quale tengo di più, perché è quella che può fare una differenza enorme nei tempi di vendita senza rinunciare troppo al guadagno.
Possiamo utilizzare, come già visto, Google Trends per capire se siamo in un buon periodo oppure no, ma possiamo anche capire che se non siamo venditori professionali, 5€ su un prodotto da 30€ non ci cambiano la vita.
Magari vorrebbe dire venderlo ad un prezzo inferiore di quello d’acquisto, ma vabbè, ci sta. Sono sempre soldi che tornano in nostro possesso. Se non è il nostro lavoro, anche se andiamo in rosso su alcune transazioni chi se ne importa.
Faremo a meno di andare a vantarci con gli amici al bar di quando abbiamo comprato un Lego a 10€ per rivenderlo e guadagnarci 1€.
Lo vendiamo perdendoci 2€, ma sono sempre 8€ che tornano nelle nostre tasche.
Il suggerimento
Rimanendo nell’ambito della teiera, supponiamo che abbiate il set completo con anche le tazzine. La vostra idea è di venderle separatamente perché potete guadagnarci molto di più, diciamo 100€ la teiera e 50€ la tazzina.
Però a questo guadagno corrisponde un raddoppio di sforzi, due trattative, due persone che chiedono foto o tirano per le lunghe.
Mentre se uniste tutto in un’unica offerta, mettendo un prezzo di 120€, rinuncereste a 30€ di guadagno (ipotetico, ancora da fare e che mai farete forse) a fronte di un bacino di potenziali interessati che è grande il doppio.
Già perché con quel prezzo, sia chi voleva solo la teiera che chi voleva solo le tazzine inizia a pensare: “Beh, tutto sommato prendo il set completo”.
Questo è anche applicabile alle carte. Ne ho 5, davvero voglio fare 5 inserzioni, 5 spedizioni, 5 possibili clienti insoddisfatti?
O le vendo probabilmente prima, tutte assieme, ad un prezzo giusto e pagando una sola spedizione?
Pagamento
Se si utilizzano portali online per effettuare la vendita, il pagamento avviene in automatico tramite il metodo che avete scelto.
Se invece conduciamo una trattativa privata, al momento dell’accordo abbiamo la possibilità di scegliere. In questo caso, quello che vi consiglio di utilizzare è PayPal.
Che sia beni e servizi (con commissioni ma più tutelato) o amici e parenti (senza commissioni ma senza tutela sulla transazione) non ha importanza. I soldi arrivano subito e senza problemi.
Se c’è fiducia tra le parti si può procedere anche tramite bonifico (con spedizione all’accredito ovviamente).
Una cosa rognosa che vi consiglio di evitare a tutti i costi è il pagamento con contante. Sia perché potrebbero essere banconote false, sia perché chi ve le consegna potrebbe fare qualche gioco di magia dopo averle contate e darvene meno o qualsiasi altra truffa possibile.
Se non avete alternative a questo, fate lo scambio vicino ad un Bancomat Multifunzione. Anche a me è successo: ho comprato un iPad da regalare, ma dato che non è stato apprezzato ho provveduto a rivenderlo.
Avevo fretta di monetizzare per cambiare il regalo e ho accettato uno scambio con contante ma ho fissato l‘incontro a pochi passi dal bancomat. In questo modo sono andato subito a depositarli per avere la certezza che fossero tutti.
Io ho un conto Fineco e posso utilizzare qualsiasi ATM Unicredit che, almeno da me, non sono diffusissimi ma un paio ogni 20km dovreste trovarli.
Se la persona si rivela fastidiosa al vostro invito a trovarvi in un luogo vicino al bancomat per potervi permettere di depositare subito, iniziate a farvi venire qualche dubbio e magari virate su altri metodi o lasciate perdere.
Spedizione o scambio a mano
Ognuna delle due soluzioni ha dei pro e dei contro, andiamo a vederli nel dettaglio.
Spedizione
La spedizione è la più utilizzata e la più semplice (a patto di avere voglia di impacchettare l’oggetto!). Ultimamente i corrieri passano a ritirare i pacchi a domicilio così non dobbiamo più nemmeno andare in posta o da altre parti a consegnarlo.
I problemi sono sostanzialmente due:
- Smarrimento
- Destinatario furbo
Il primo è un rischio che si può accettare tranquillamente. I casi di smarrimento che mi sono capitati sono davvero pochi e addirittura si sono risolti qualche settimana dopo.
Chiaramente più il periodo è congestionato (vedi il Natale) più la possibilità cresce, ma rimane comunque su livelli bassissimi.
Il destinatario furbo è molto raro ma molto più problematico e se ci capita di incontrarlo, molto probabilmente perderemo gran parte o tutto l’importo della vendita.
Solitamente le sue frasi sono:
- Non mi è arrivato il pacco
- Mi è arrivato ma il prodotto è rovinato
Per risolvere il punto uno vi consiglio, a meno di oggetti davvero di basso valore, di utilizzare sempre e solo spedizioni tracciate.
Per il secondo caso… auguri! Mi è capitato di ricevere lamentele per aver ricevuto una bustina di carte che secondo l’utente era stata aperta e poi richiusa. Senza peraltro portare nessuna prova valida se non la sua sensazione.
Risultato? Rimborso completo per evitare controversie su eBay e feedback negativi.
Ora, non voglio spaventarvi troppo ma solo farvi stare all’erta. Se il prodotto è nuovo e perfetto e vale molti soldi, riflettete davvero se ha senso rischiare o se è meglio optare per un altro metodo di consegna.
Scambio a mano
Lo so che non è online, ma per certi versi può risultare l’unica soluzione. Supponiamo di dover vendere un set di carte vintage di un certo valore.
Il prezzo del set qui sopra è di 18€ quindi uno può anche farsene una ragione e comprarlo quasi al buio.
Ma supponiamo che il valore sia di 2000€.
Per evitare un viavai di messaggi e foto infinite, trattative perché “mi pare di vedere un graffietto“, si prende il toro per le palle e si dice: “ragazzi, solo scambio a mano. Io abito qui ma posso spostarmi di tot km. Prezzo non trattabile“.
Anche in questo caso vi consiglio di utilizzare PayPal. Trovarsi di persona non vuol dire rinunciare a questo metodo, anzi, potete proporre all’acquirente di utilizzare una transazione amici e parenti di modo da non dover pagare commissioni.
Tanto non ci sono rischi, il prodotto è già stato analizzato e verrà portato via dal nuovo proprietario.
Ragionare sul prezzo
A questo punto è fondamentale fare un ragionamento sul prezzo. Come sappiamo, soprattutto negli ultimi anni, si sta perdendo di vista la realtà sui guadagni (ne parlo in un articolo qui).
Il fatto di avere un prodotto o un set di carte o qualsiasi altra cosa che vale 1000€ e che magari 20 anni fa è stato comprato per 20€ (come nel caso della mia vendita di carte) non può farci vivere un’eventuale trattativa come se fosse una perdita.
Mi spiego meglio, se l’acquirente propone 900€, non possiamo vederlo come una perdita di 100€, perché a tutti gli effetti rimane un guadagno assurdo di 820€.
Gli oggetti si possono perdere, rovinare o in pochi ma rari casi svalutare. Il contante invece resta e se investito in maniera corretta inizia a rendere all’infinito.
Questo deve farci capire che se sospettiamo che i nostri prodotti andranno a valere 10000€ tra 10 anni, non possiamo aggiungere queste aspettative al prezzo di vendita.
O li valutiamo in maniera onesta oppure ce li teniamo per altri 10 anni e ne riparleremo allora.
Io ho deciso di venderle perché anche se il valore fosse raddoppiato (cosa che non credo assolutamente), comunque avrei avuto in mano al massimo 2000€.
Rapportati al milione che devo raggiungere come obiettivo di questo blog capiamo che sono un’inezia. Di conseguenza ho preferito monetizzare subito (e anche bene, devo dire) per poter raggiungere l’obiettivo di 3500€ entro il 31/12/2021.
Regalare
L’ultima spiaggia per liberarci di un oggetto è quella di mettere un’inserzione con prezzo zero. Questo ci permetterebbe di liberarci di quasi tutte le nostre cianfrusaglie in poco tempo e senza impegno, imponendo un ritiro da parte dell’interessato.
Il perché questa cosa non sia così utilizzata è presto detto. Voglio assolutamente evitare che qualcuno lo prenda da me gratuitamente per riuscire a venderlo a 200€.
Lo vivrei come se fosse una perdita mia. Piuttosto vado all’ecocentro e lo butto là.
Ecco, peccato che spesso e volentieri all’ecocentro c’è chi smista i prodotti prima di buttarli e manda delle foto a persone non meglio identificate.
A questo punto il prodotto finirebbe sempre gratuitamente a casa di qualcun altro, con la beffa di aver perso tempo a caricarlo in macchina e portarlo là.
Con questo non voglio dire che negli ecocentro ci siano persone disoneste, anzi. Tutto quello che trova nuova vita, in un modo o nell’altro, è una piccola vittoria per l’ambiente.
Voglio solo attirare l’attenzione sulle cose importanti. Se qualcuno sa fare il lavoro di prendere e rivendere mentre noi non abbiamo tempo voglia e conoscenze… meglio per lui.
Se il nostro scopo finale è quello di liberarci di più oggetti possibili (dal dubbio valore) con meno rotture possibili, il regalo è di sicuro una delle strade più facilmente percorribili e che può dare una mano anche all’ambiente.
Conclusione
Spero che questa guida sia stata utile ed esaustiva. Vendere online è un’operazione molto semplice e all’ordine del giorno ma come abbiamo visto pochi accorgimenti possono evitarci fastidiosi imprevisti e possono velocizzare la trattativa.
Se sei d’accordo con quanto scritto o se vuoi aggiungere qualche marketplace o qualche consiglio utile, fammelo sapere nei commenti o via mail a info@diventeromilionario.it.
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Cosa aspetti? E’ un peccato lasciare sul piatto tutti quei soldi!
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Bisogna sempre ragionare con la propria testa e agire solo se si ha ben chiaro cosa stiamo facendo. In caso contrario, meglio rimanere fermi.
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