PIC e PAC sono due soluzioni d’investimento diverse, entrambe con pro e contro che dovresti tenere in considerazione quando inizi il tuo piano di accumulo.
PAC e PIC sono due diverse modalità di investimento in fondi comuni: una avviene tramite l’investimento di una certa somma di denaro in un’unica soluzione, l’altra attraverso versamenti periodici.
Scopriamo nel dettaglio quali sono le differenze principali.
Differenze tra PIC e PAC
PIC è l’acronimo di Piano di Investimento di Capitale: implica che l’investimento avvenga in un’unica soluzione; PAC, invece, sta per Piano di Accumulo di Capitale, ed è un investimento che si sviluppa nel tempo, attraverso versamenti periodici.
La differenza sostanziale tra PIC e PAC risiede semplicemente nel tipo di versamento, generalmente più ingente nel primo caso e con piccole rate nel secondo.
Le caratteristiche del PIC: un versamento unico
Il Piano di Investimento Capitale (PIC) è particolarmente indicato per i risparmiatori che dispongono di una certa somma di denaro, nel maggiore dei casi anche consistente, che può essere investita.
Spesso rientra in questa casistica chi ha ricevuto il TFR alla fine di un rapporto lavorativo, è andato in pensione, ha ricevuto un’eredità o, perché no, ha vinto al superenalotto e vuole gestirla al meglio
La finalità di queste persone, però, è comune: vogliono che questa somma di denaro produca dei risultati nel tempo. Allora avviano un piano di accumulo capitale con un unico versamento.
Pro del PIC – Perché dovremmo farlo
I vantaggi principali di questo metodo di investimento di capitale sono abbastanza intuitivi: versare in un’unica soluzione una somma di denaro ingente, significa poter ottenere risultati migliori anche nel breve periodo.
A maggior ragione, se l’investimento viene mantenuto nel tempo, produrrà risultati ancora più soddisfacenti, grazie agli interessi composti.
Contro del PIC – Cosa potrebbe andare storto
Anche se è difficile trovare il momento perfetto per investire (beh certo, se fosse facile saremmo già tutti ricchi milionari!), farlo nel momento dell’avvio di un PIC è di fondamentale importanza.
“Sbagliare” la valutazione del momento per investire, considerandolo propizio quando invece non lo è, può far perdere somme di denaro consistenti.
Un altro “svantaggio” del PIC è che non sempre è possibile avviare un piano di investimento capitale con un’unica soluzione.
Sintetizzando le differenze tra PAC e PIC, il PIC può ottimizzare le prestazioni, ma tende ad essere più rischioso.
Le caratteristiche del PAC: un passo alla volta
Il PAC è indubbiamente cugino stretto del PIC, ma il suo funzionamento è completamente diverso (soprattutto per l’investitore).
Il piano di accumulo di capitale è una soluzione molto più pratica ed alla portata della maggioranza delle persone.
L’investimento avviene semplicemente attraverso il versamento di somme periodiche (mensilmente, trimestralmente, semestralmente, etc.).
Il PAC è un metodo di investimento che tutti possono affrontare: sia chi è appena entrato nel mondo del lavoro e dispone di cifre contenute, sia chi desidera accumulare del capitale per un progetto o chi per integrare l’importo della pensione che riceverà quando andrà in pensione.
In pratica il PAC è una specie di salvadanaio di strumenti finanziari che, se curato con costanza, può far raggiungere cifre soddisfacenti nel lungo periodo.
Un esempio lampante è il piano ETF Replay di Fineco
Differenze tra PAC e PIC: i Pro del PAC
È un investimento meno rischioso rispetto al PIC, in quanto non richiede nessuna abilità nello scovare il periodo più propizio in cui versare il denaro (il cosiddetto market timing)e le rate possono essere tarate in base alle esigenze del momento.
Anche a livello psicologico ha dei vantaggi: attraverso il versamento costante si incentiva il risparmio automatizzato e quindi più facile da sopportare.
In ultima, ma non per importanza, beneficerà del Dollar Cost Averaging. Dato che stiamo parlando di investimento di capitale per il medio lungo periodo, questa cosa dobbiamo tenerla a mente perché farà la differenza.
Contro del PAC
Il maggiore svantaggio del PAC è il fatto che il mercato alla lunga potrebbe essere in rosso per un lungo periodo.
Ricordiamoci che non esiste nessuno capace di fare un market timing perfetto.
Acquistare nuove quote del fondo nel breve periodo, quindi, potrebbe portare a delle perdite del nostro investimento di capitale.
Nel medio lungo periodo, invece, il mercato tende a crescere sempre. Quindi questo piano di accumulo capitale ci dovrebbe dare ugualmente risultati positivi.
Differenze tra PIC e PAC: conclusione
Non esiste una regola fissa se sia meglio un PIC o un PAC. Semplicemente… dipende!
Dipende dalla disponibilità dell’investitore e dalle preferenze. È sicuramente più facile trovare investitori pronti ad aderire ad un Piano di Accumulo Capitale, grazie ai versamenti periodici che questo prevede.
È anche vero che il PIC non esclude il PAC e viceversa. Al contrario: possono benissimo coesistere.
È prassi trovare investitori disposti ad iniziare con una somma di denaro da investire in una unica soluzione (PIC), che andranno poi ad integrare con versamenti periodici (PAC).
Insomma, non è possibile proclamare un vincitore tra PIC e PAC, dicendo con estrema certezza quale dei due sia migliore.
Ogni investitore è differente ed ogni situazione lo è, per questo ti suggerisco di valutare i pro ed i contro e le differenze tra PIC e PAC di questo articolo e trovare la soluzione migliore per te.
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Non potendo sapere la situazione di ognuno, i consigli e le riflessioni qui presenti devono essere trattate come generali e non intere come suggerimenti da utilizzare senza riflettere.
Sezione FAQ
Un Piano di Accumulo Capitale (PAC) prevede investimenti con versamenti periodici, mentre un Piano di Investimento Capitale (PIC) implica un investimento effettuato in un’unica soluzione.
Non esiste una risposta definitiva a questa domanda in quanto la scelta tra PAC e PIC dipende molto dalle esigenze personali, dalla disponibilità economica e dal profilo di rischio dell’investitore.
Sì, è possibile combinare PAC e PIC. Difatti un investitore potrebbe iniziare con un investimento iniziale consistente (PIC) e poi continuare con versamenti periodici (PAC).
Sono Giacomo Sacchet, CEO e fondatore di diventeromilionario.it, il miglior sito di finanza personale in Italia per chi si avvicina al mondo degli investimenti.
Sono blogger youtuber e podcaster attivo dal 2017, dove tratto temi di guadagno risparmio ed investimento.