Cosa sono i Dividend Aristocrats

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Per gli investitori alla ricerca di flussi di reddito affidabili, i Dividend Aristocrats rappresentano una scelta saggia.

In questo articolo andremo a vedere cosa sono, come si riconoscono ed esamineremo i fondamenti dei Dividend Aristocrats per aiutarti a capire meglio perché sono investimenti ideali.

Inoltre, esamineremo alcuni esempi di Dividend Aristocrats attuali e discuteremo di come incorporare queste organizzazioni nel tuo portafoglio.

Se sei curioso di sapere cosa rende i titoli a dividendo una delle strategie di investimento più popolari al giorno d’oggi – e desideri saperne di più sui Dividend Aristocrats – questo articolo sarà un ottimo punto di partenza!

I Dividend Aristocrats (Dividendi Aristocratici)

I Dividend Aristocrats sono tutte le aziende, appartenenti all’indice S&P 500, che negli ultimi 25 anni hanno sempre aumentato i dividendi (ogni singolo anno).

Ovviamente si parla di ALMENO 25 anni, quindi possono essere molti di più.

Questo sta a significare che queste aziende sono sopravvissute alle crisi più recenti riuscendo sempre e comunque ad aumentare la quota di dividendi pagata, quindi sono gestite davvero molto bene.

Queste aziende escono dalla lista se tagliano i dividendi o se escono dall’indice S&P 500.

Ricapitoliamo

Stiamo parlando di aziende che hanno queste caratteristiche:

  1. Appartengono all’indice S&p500
  2. Aumentato i loro dividendi negli ultimi 25 anni di fila
  3. Capitalizzazione di almeno 3 miliardi di dollari

E la Apple?

La cerchia di aziende che ne fanno parte è così selettiva ed elitaria che la Apple ancora non è in lista. Come si può leggere nella sua pagina dedicata agli investitori, hanno ripreso a pagare dividendi solo nel 2012.

Storia dei dividendi della Apple

In questo modo la Apple rimane ovviamente un futuro partecipante quasi sicuro, ma dovremo aspettare il 2037 per averne la certezza… Sticazzi!!

Qualche nome

Aziende famose e aziende meno famose appaiono in questa lista, tra le più conosciute ci sono:

  • 3M
  • AT&T
  • Coca Cola
  • Colgate Palmolive
  • Johnson & Johnson
  • Pepsi Co.
  • Procter & Gamble

Come investire in queste aziende?

Neanche a dirlo è pieno di ETF che raggruppano queste aziende (o una parte).

Lista di ETF per capire cosa sono i Dividend Aristocrats.
Qualche ETF che replica i Dividend Aristocrats

Il problema è che i costi di gestione di questi ETF sono parecchio alti e soprattutto per quanto mi riguarda ho deciso che investirò in queste aziende di sicuro, ma lo farò comprando le singole azioni (ne ho parlato nell’episodio 97 del podcast).

Questo difatti è il secondo modo col quale si può investire nei “Dividend Aristocrats”. Comprare le azioni che ci pare pescandole all’interno della lista.

Come le scelgo io

Come preannunciato qui la mia intenzione è quella di investire di modo tale da avere dei dividendi pagati mensilmente.

Ad ora sto simpatizzando per jhonson and jhonson, exxon mobil, pepsico, procter & gamble, abbvie, caterpillar e chevron.

Devo ancora capire bene come procedere con l’incastro perché al momento ho dei mesi scoperti (gennaio, aprile, luglio e ottobre), ma riuscirò a trovare la soluzione. Se l’avete ovviamente aspetto il vostro consiglio con ansia!

I prezzi sono piuttosto alti, dai 60 ai 130€ per azione ma non è una cosa che mi spaventa. Sopra ai 150€ inizio a farmi qualche domanda, ma fino ad allora vado tranquillo.

La cosa più importante di tutte è scegliere settori diversi tra le varie aziende di modo da diversificare i settori. Cosa assolutamente fondamentale da tenere a mente sempre.

Cos’altro ci serve?

Null’altro. Se vogliamo investire in borsa per conto nostro e guadagnare grazie ai dividendi, questo è tutto quello che a mio modo di vedere ci serve sapere.

Il resto sono solo parole e opinioni campate per aria.

In questa lista troviamo fatti punto e basta. Non sono concetti che possono essere dibattuti, sono fatti che sono stati misurati e che ci vengono serviti su un piatto d’argento.

Le aziende sono nell’ S&P 500, hanno aumentato i dividendi per 25 anni e hanno una capitalizzazione di almeno 3 miliardi.

Attenzione a questo!

La cosa che mi fa davvero arrabbiare è che cercando informazioni riguardo ai Dividend Aristocrats mi sono imbattuto in un sacco di siti web che spiegavano cosa sono e poi iniziavano a proporre di investire in aziende che visto il trend degli ultimi anni erano ottime candidate per diventare “dividend aristocrats”.

Oppure che consigliavano aziende simili a quelle che sono nella lista ma che pagano dividendi più alti.

C’è la lista, sono aziende top, ma perché bisogna andare a parlare di aria fritta solo per cercare di fregare le persone?

Non ha nessun senso propormi l’acquisto di azioni che forse un giorno diventeranno “Dividend Aristocrats”?

Conclusione

La lista l’avete. Le conoscenze le avete. Sapete cosa vuol dire se un’azienda è in lista oppure se non lo è (ricordate ad esempio che Apple entrerà in lista nel 2037, per farvi capire il livello di scrematura).

Io di sicuro utilizzerò questo paniere per scegliere le mie pedine, fregandomene dei consigli che ritengo insensati e infondati

Voi ovviamente non dovete fare come faccio io, ma sempre di testa vostra. Io espongo le mie riflessioni, le mie scoperte e quello che ho intenzione di fare con i miei soldi.

Se vuoi approfondire altre aziende di qualità, puoi capire cosa sono i Dividend Kings e le blue chip stock. Così aumenterai ulteriormente la lista di azioni che possono entrare nel tuo portafoglio e rimanerci per sempre.

E Voi?

Sapevate l’esistenza di questa lista e di queste aziende o lo avete scoperto ora? Avete azioni di queste aziende? Fatemelo sapere nei commenti!


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2 commenti su “Cosa sono i Dividend Aristocrats”

  1. Ciao Giacomo,
    complimenti per il bel lavoro ( di educazione finanziaria) che stai facendo.
    Anche io come te, diventero milionario, prima o poi….
    Mi interessava il tuo parere in merito all’acquisto diretto delle aziende aristocratic, perchè non è così economico come quello degli etf (ad esempio con Etf replay di Fineco). Sopratutto per chi fa poche operazioni, e di piccole cifre alla volta, il costo delle commissioni incide parecchio sulla performance finale;
    Chi usa fineco, infatti, sa che le commissioni per acquisto sono abbastanza alte, e per ottimizzarne l’incidenza ad operazione occorrerebbe fare acquisti “importanti” non possibil per tutte le tasche.
    Fammi sapere cosa ne pensi.
    Saluti
    Silvio

    Rispondi
  2. Ciao Silvio!
    TI ringrazio per il commento.
    Intanto ti do un piccolo consiglio, ovvero non dire “diventerò milionario, prima o poi…”, ma devi fissarti una data e convincerti che in quella data (o prima!) sarai milionario. Fidati che fa tutta la differenza del mondo!
    Per quanto riguarda la tua domanda, hai perfettamente ragione!
    Facendola breve, oltre al concentrarsi sui costi iniziali (che lo so, sono di 19€ per operazione non utilizzando ETF Replay) mi sono concentrato anche sul fatto che gli ETF hanno dei costi di gestione (minuscoli, del 0.1 e 0.22% quelli del mio portafoglio) che alla lunga si potrebbero far sentire (su 150.000€ sono 330€ all’anno) mentre le azioni no.
    Le compri e basta.
    Però le paghi molto all’inizio (Noto tra l’altro che nelle dichiarazioni dei costi di Fineco si dice: “Sui mercati azionari EquiductFrancia, Olanda e Portogallo e Euronext oltre alla commissione di negoziazione, è previsto il pagamento di 9€ di diritti fissi per ogni ordine eseguito”). Bisogna stare attenti anche a questo.

    Non so dirti se l’investimento in azioni sia la scelta migliore rispetto all’investimento in ETF con replay, posso solo garantirti che lo scopriremo assieme!
    I soldi che spendo in più di commissioni sono una specie di investimento in formazione, quindi non mi preoccupano più di tanto. E’ ovvio che se vedo che l’investimento mi viene a costare molto ogni mese, modificherò il mio piano di azione.
    Di sicuro il piano ETF Replay è molto invitante e ha dei costi molto bassi.
    Mi riservo di fare delle prove sulla mia pelle e fare un articolo a riguardo.
    Per ora ti ringrazio molto del commento che ha sollevato un dubbio che ancora non avevo avuto!
    E ripeto, non investite se non sapete cosa state facendo. Piuttosto mettete da parte e attendete!

    Buona giornata

    Giacomo

    Rispondi

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