Investire in azioni o ETF?
In questo articolo andiamo a vedere se dobbiamo investire in azioni o ETF e la differenza che c’è tra le due.
E’ un tema che mi tocca particolarmente dato che è uno dei miei grandi dubbi nei confronti del mio prossimo investimento di 1000€.
Prima di iniziare, se non hai ben chiare le idee, devi sapere cosa significa investire e perché farlo.
Ora possiamo procedere e capire le differenze tra le azioni e gli ETF.
Azioni
Comprando un’azione diventiamo a tutti gli effetti co-proprietari di una società.
Quando possedevo delle azioni Apple ero a tutti gli effetti un “collega” (più o meno) del consiglio di amministrazione della mela morsicata.
Essa per ringraziarmi mi pagava dei dividendi periodicamente in base al numero di azioni possedute.
Tutto qui, molto semplice.
Le compri, le tieni in portafoglio e ti godi i dividendi.
Tutto bello finché si parla di Apple, i problemi sorgono quando si acquistano azioni di aziende sconosciute sperando di fare il botto o si comprano azioni di aziende che falliranno.
Bravo, direte voi, come si fa a sapere quando un’azienda sta per fallire? Non lo sai, ma vedremo dopo come fare per limitare i danni.
[Nota: non tutte le azioni pagano dividendi. Possono infatti decidere di reinvestire tutti gli utili nell’azienda portando così ad un aumento maggiore del valore dell’azione. Questo fa si che il mio realizzo non sia periodico ma solo una volta venduto il titolo].
Costo di acquisto presso Fineco
Il costo di acquisto delle azioni su Fineco, una tantum, è di 9.95€. Questo prezzo è a scalare all’aumentare del risparmio gestito o del numero di commissioni. Come al solito:
le regole sono fatte dai ricchi per i ricchi
Avrebbe avuto più senso (a mio modo di vedere) far aumentare i costi all’aumentare delle operazioni, tanto più che non è una percentuale ma una cifra fissa. Ma tant’è ed è inutile lamentarsi troppo.
ETF
Gli ETF sono “contenitori di azioni“. Ognuno è composto, in percentuali diverse, da tante aziende.
Dipende dal tipo di ETF, ma nel caso dell’esempio sottostante traccia l’Europa e sarà composto di conseguenza.
Primi 10 titoli | Var % |
---|---|
Nestle SA | 2,75% |
HSBC Holdings PLC | 2,15% |
Novartis AG | 1,94% |
Roche Holding AG Dividend Right Cert. | 1,81% |
British American Tobacco PLC | 1,60% |
Royal Dutch Shell PLC Class A | 1,58% |
BP PLC | 1,41% |
Royal Dutch Shell PLC B | 1,31% |
Total SA | 1,26% |
Siemens AG | 1,09% |
Oltre al costo di acquisto qui abbiamo anche delle spese annuali di gestione, il TER (total expense ratio) che è il fattore determinante per capire quale ETF scegliere.
In linea di massima, ovviamente, più basso è meglio è. Solitamente non supero mai il 0.3%, limite arbitrario che mi sono dato per non doverci pensare troppo ogni volta.
Per farvi un esempio, l’ETF che traccia lo S&P 500 (l’indice più significativo dell’intero mercato americano) ha un TER dello 0.07%.
Costo di acquisto presso Fineco
Il costo di acquisto degli ETF su Fineco è lo stesso delle azioni, ovvero 9.95€ a scalare.
Il Jolly, ETF Replay
In questo caso però abbiamo un’opzione interessantissima che si chiama ETF Replay e ci permette di decidere l’acquisto di uno o più ETF periodicamente (in particolare l’1 e il 15 del mese) con delle commissioni bassissime.
Il mio consiglio è quindi di pensare in maniera strategica a cosa, quanto e quando si vuole comprare, cercando di investire almeno 500€ per ETF alla volta.
Comprare azioni o ETF
Devo citare per forza di cose due termini che avrete sentito un’infinità di volte:
1. Diversificare
Questo, per quanto semplice, è l’unico “trucco” che ci permette di limitare il rischio facendo hedging.
Non abbiamo modo di sapere l’andamento del mercato nel breve periodo ed è inutile analizzarlo.
Sul lungo periodo abbiamo la “certezza” storica del fatto che cresca e questa crescita può compensare eventuali perdite gravi o fallimenti di un’azienda nel nostro portafoglio.
Se posseggo azioni di 50 aziende (in settori diversi) ho la tranquillità del sapere che se una fallisce, almeno un’altra avrà una crescita tale da farmi, almeno, pareggiare la perdita.
1 bis. Diversificare e ETF
Se avete letto attentamente l’articolo vi starete chiedendo: “Sì, ma l’ETF non è già di per se diversificato?”. La maggior parte delle volte è così, ed è uno dei punti forti di questo strumento. In ogni caso per dormire tra 4 guanciali è consigliabile diversificare anche tra ETF.
2. Buy and hold
Non vendere mai. I costi di transazione azzerano i guadagni.
2 bis. Do it yourself
Investite in autonomia. I broker che vi offrono i loro servizi hanno la stessa probabilità che avete voi di prevedere l’andamento del mercato e vi faranno essere attivi sul mercato per aumentare le loro provvigioni.
Arrangiarsi è semplicissimo, le regole sono chiare e precise (almeno finché parliamo di azioni e ETF). Cambiano quando si parla di opzioni, certificates e investimenti con leverage ma non è una cosa che ci riguarda.
Noi vogliamo solamente dormire tranquilli e diventare finanziariamente indipendenti il prima possibile.
Conclusione
Gli ETF che tracciano settori molto estesi sono un acquisto che ci permette di dormire sonni più che tranquilli a fronte di TER ridicoli che ben poco impattano i nostri rendimenti e distribuiscono dividendi.
Sono ottimi per coloro che non hanno nessuna esperienza di investimento come avevo io un anno fa.
Le azioni invece necessitano di una diversificazione manuale, ma non hanno costi annuali e, scegliendo quelle giuste, hanno dividendi molto più alti (5% o più).
Bisogna riflettere in termini di: “Ho delle azioni della Apple, quindi adesso mi conviene prende azioni della Unilever o della Procter&Gamble (per dire) o di qualche azienda del settore energetico”.
Di sicuro comprare azioni fa sentire molto più “fighi” e questo rende tutto molto più rischioso a causa dell’emotività che spesso e volentieri ci destabilizza.
Quindi la regola d’oro è e deve rimanere rimane:
Se non sapete cosa state facendo, non fatelo.
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Cosa aspetti? E’ un peccato lasciare sul piatto tutti quei soldi!
Disclaimer
Questo articolo ha solo scopo informativo e NON formativo. Gli argomenti trattati non devono intendersi come consigli finanziari che suggeriscono la vendita o l’acquisto dei titoli finanziari trattati.
Bisogna sempre ragionare con la propria testa e agire solo se si ha ben chiaro cosa stiamo facendo. In caso contrario, meglio rimanere fermi.
In ogni caso investi solo capitale che sei disposto a perdere, perché è quello che potrebbe succedere!
L’autore e il sito web declinano ogni responsabilità per qualsiasi azione intrapresa o non intrapresa sulla base del contenuto di questo articolo.
2 Comments
Lamiatredicesima
Ciao Giacomo,
ti segnalo, come strumento finanziario alternativo, anche i CEF. Qui in Italia sono poco conosciuti (Fineco li tratta come ETF) ma negli USA sono molto popolari. I CEF hanno delle caratteristiche particolari che a me picciono molto (https://lamiatredicesima.wordpress.com/2017/12/14/cef-ma-che-roba-e/), quindi ti consiglio di approfondire l’argomento perchè danno ottime soddisfazioni.
ciao – leguf
admin
Corro a leggere! Grazie per la segnalazione.