Come controllare la posizione contributiva INPS
Domenica a pranzo abbiamo invitato uno zio di mia moglie che non vediamo spesso dato che abita a Roma. Dopo i soliti discorsi, alla fine si è iniziato a parlare di lavoro.
“Eh, mi sono appena licenziato“
E qui mi aspettavo il classico: “Cosa vuoi fare ora?” o “Hai già trovato un altro lavoro?”. Invece mi ha stupido domandandomi una cosa che mi ha colto di sorpresa.
“Hai controllato la tua posizione contributiva?“
E la mia espressione, sebbene sapessi di cosa stava parlando, dev’essere stata circa questa
Sulle prime ho cercato di liquidare la domanda con un “Beh, mi fido“, ma alla sua risposta “Fidati il cazzo” ho iniziato a preoccuparmi.
Lui difatti poco prima di andare in pensione aveva scoperto, controllando questo documento, di avere dei buchi contributivi importanti, sebbene avesse sempre lavorato.
Il tutto era dovuto a problemi di omonimia all’interno dell’azienda che hanno creato un po’ di confusione, ma che si sono risolti in poco tempo.
Ben diverso sarebbe stato se l’azienda non avesse versato i contributi necessari. In quel caso l’ombra di un gran problema si sarebbe stagliata sulla sua pensione. Il dipendente ha difatti solo 5 anni di tempo per recuperare quello che non è stato versato.
Però, fortunatamente per lui, la sua situazione era a posto.
Ma la mia? Mi sono tenuto il dubbio per qualche giorno finché oggi sono andato a controllare la mia posizione contributiva.
La posizione contributiva INPS – cosa come e dove
Sicuramente avrete sentito parlare del fatto che si può andare in pensione con 42 anni di contributi versati. Ecco, in questo documento possiamo vedere tutti i versamenti fatti e capire quanti anni di contributi abbiamo maturato.
E, ovviamente, se ne manca qualcuno.
Per trovarla è sufficiente loggarsi nel sito dell’INPS e arrivare alla pagina principale MyINPS, che vedete qui sotto
Dopodichè dal menu principale in alto cliccate su “Prestazioni e servizi” e nel menu che vi si aprirà selezionate “Prestazioni”.
Esattamente come vedete nell’immagine qui sotto
Manca solo un passaggio, ovvero trovare la prestazione giusta. Per farlo nel modo più veloce possibile vi consiglio di utilizzare i tre filtri che trovate in alto (Tipologia, Tema e Testo Libero). In Tipologia mettiamo “Lavoratori”, in Tema mettiamo “Contributi” e in Testo libero “estratto conto”.
Esattamente come vedete nell’immagine di seguito.
Clicchiamo sul tasto blu “Filtra” e dovrebbero apparirci 3 risultati. Quello che interessa a noi è il primo, quindi “Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale“. [il numero di risultati e il loro ordinamento potrebbe variare nel tempo].
Premiamo su accedi ed arriveremo alla sezione che ci interessa. Nel menu di destra andiamo su “Posizione Assicurativa” e poi su “Estratto Conto”, come potete vedere qui sotto.
A questo punto potrete vedere l’estratto conto della vostra posizione contributiva INPS.
Vediamo il mio estratto conto
Per darvi un’idea di come è strutturato, andiamo a spulciare la mia posizione contributiva INPS dal 2010 al 2014
Possiamo vedere che l’azienda presso la quale ho effettuato i 4 anni con contratto di apprendista ha versato correttamente tutti i contributi.
Ovviamente la lista è molto più lunga sia come righe che come colonne (azienda, reddito ecc). Ne presento solo un estratto che serve allo scopo.
E se mancasse qualcosa?
Nel mio caso mancava quasi un anno di contributi. In realtà mancava completamente la start up presso la quale avevo lavorato (e che purtroppo è fallita).
Mi stavo un po’ preoccupando per aver perso un anno di contributi quando in alto ho notato un link che mi ha dato speranza, ovvero “Estratto Conto Gestione separata”
Qui, fortunatamente, sono presenti tutti i versamenti della start up.
Nel mio caso, dunque, tutto presente e tutto a posto. Nel caso a voi dovesse mancare qualcosa attivatevi quanto prima per capirne il motivo ed eventualmente per richiedere un’integrazione.
Alla fin fine sono soldi nostri e anche se li vedremo fra diversi decenni ha assolutamente senso sbattersi per farci dare quello che ci spetta.
Concludendo
Due cose ho capito scrivendo questo articolo. Contrariamente alle aspettative, il fatto di tenere sotto controllo la propria posizione contributiva INPS non è la principale.
Quella più importante e che continua a ripetersi sempre più spesso (forse perché inizio a farci caso) è l’avere attorno persone che sanno e fanno cose diverse dalle nostre e le vogliono condividere.
Se non avessi parlato con questo zio, non mi sarebbe mai venuto in mente di andare a controllare i versamenti nel pannello MyINPS. Un’altra piccola prova che il network è fondamentale, anche se fatto in famiglia!
Se volete leggere la mia opinione sull’importanza del networking tramite esperienza personale, potete cliccare qui.
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Cosa aspetti? E’ un peccato lasciare sul piatto tutti quei soldi!
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Bisogna sempre ragionare con la propria testa e agire solo se si ha ben chiaro cosa stiamo facendo. In caso contrario, meglio rimanere fermi.
In ogni caso investi solo capitale che sei disposto a perdere, perché è quello che potrebbe succedere!
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